IL BISOGNO E L’IDEA
La rete elettrica siriana è stata sottoposta ad intensi bombardamenti e questo ha minato la stabilità e la possibilità di accesso all’elettricità di molte strutture, ospedali compresi. Dopo sei anni di guerra civile che hanno messo in ginocchio la rete elettrica siriana, ora il primo ospedale civile potrà essere alimentato senza interruzioni di corrente elettrica. È il primo progetto del genere realizzato dalla Union of medical care and relief organizations (Uossm), un’associazione internazionale medica che fornisce supporto in Siria la quale, dopo mesi di test, ha messo in funzione un impianto fotovoltaico della capacità di 127 kW.

CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO
Il suddetto impianto è composto da 480 pannelli solari e da un sistema d’accumulo di energia di 288 batterie. Il tutto è in grado di soddisfare buona parte dell’intero fabbisogno energetico dell’ospedale (di cui non sono stati forniti né il nome né la posizione per motivi di sicurezza). Infatti “La Siria si trova in una delle migliori regioni a livello mondiale per raccogliere l’energia solare e per questo deve essere sfruttata“, così ha dichiarato Tarek Makdissi, direttore del progetto Siria Solar.

L’impianto pronto ad entrare in funzione. Foto di Uossm.
L’OBBIETTIVO RAGGIUNTO: LA SICUREZZA ENERGETICA
Con l’impianto in funzione è possibile risparmiare in media oltre 7mila litri di gasolio al mese, che equivale a circa il 20-30 per cento dei costi energetici dell’intero ospedale. L’impianto potrà alimentare tutte le strutture di emergenza, le sale operatorie e le unità di terapia intensiva, oltre a 6 incubatrici le quali devono essere sempre alimentate per mantenere costante la temperatura al loro interno (basterebbe un’interruzione di mezz’ora per causare gravi danni ai neonati).

Tecnici al lavoro per l’installazione dei moduli. Foto di Uossm.
“L’obiettivo ora è quello di potenziare il sistema sanitario installando impianti simili in almeno altri cinque ospedali critici”, ha sottolineato Makdissi. “Il nostro sogno è vedere tutte le strutture mediche in Siria che operano con energia pulita e sostenibile”.
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